Il parlamento della vita, Come si nasce si cresce e si muore.

Il mio cuore è troppo piccolo per contenere tutti i sentimenti che riesco a provare.
Hanno un intensità cosi disumana e violenta che mi portano a pensare che ci sia qualcosa che è andato storto nel momento della mia creazione: io me li vedo gli spermatozoi e gli ovuli a combattere fra di loro ed a discutere su quali caratteristiche debba avere il mio DNA, mi immagino proprio la discussione in assemblea che si tramuta in rissa poco dopo, e quando tutti son distratti l'ovulo viene preso di mira e stuprato fino a non capire più un cazzo di chi sia riuscito ad arrivare primo.
Mi immagino quindi il dna confuso, che non sa quali informazioni prendere e trattenere per crearmi.
Mi immagino che a quel punto il parlamento supremo della vita faccia tornare l'ordine in sala battendo il martelletto e per mettere tutti d'accordo ed avere il silenzio in aula prenda una decisione diplomatica:che ognuno inserisca le informazioni che preferisce nel mio codice genetico.

È successo così che mi sono ritrovata con i disagi più disparati, sensazioni contrastanti tra di loro, caos insensato ed un cervello che non riesce a fare pace con se stesso.

Il mio cuore è troppo piccolo e mi duole.
Ho avuto 3 piccoli infarti.
È stato bellissimo.
Per pochi, pochissimi secondi, per tre volte ho smesso di soffrire, di provare qualunque cosa.
Tre volte di assoluta e meritata pace.