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Vai allora, ci sono altri mondi oltre a questo Moderatore di sezione - Group:
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| Sindrome dell'abbandono - 1 (revisione 4 giugno 2017)successivo (2) >>Alain apre gli occhi di soprassalto, gli si chiudono, li riapre. Non fa differenza per l’oscurità che lo avviluppa. Le palpebre continuano ad appiccicarglisi, la testa gli ronza, pulsa, gira. Si costringe a non ricadere preda del sonno, gira la faccia in cerca dei numeri fosforescenti della sveglia, trova il buio anche da quella parte. Le saracinesche degli occhi calano senza variazioni di luce. Dovevo incontrarmi con Linda, pensa sconnesso. ...dolce, meravigliosa Linda. Occhi come oceani, oro tra i capelli e seni dolci da abbracciare in una mano. È lei la donna che vuole accanto per il resto della sua vita. Si riaffaccia sul muro d’oscurità, lotta col desiderio di dormire, col vuoto nella mente. Incastrate sotto la schiena, ha le mani ridotte a un formicaio di formiche rosse; prova a scacciarle sgranchendo le braccia, ma se le trova bloccate. Una fitta di gelo gli attraversa le ossa. Dà un paio di scrolloni e si sente incendiare le carni di polsi e caviglie. Nella mente un grido cancella i pensieri razionali: Dio mio sono legato! Prende a dibattersi ma più si oppone alla realtà più la trachea gli si chiude, il respiro ha già cominciato a sembrare un rantolo. Nei visceri un grumo di piombo, il cuore nelle tempie riempie le orecchie di martellate e fischi. È il panico. Non posso farmi prendere dal panico. Calma Alain, devi restare calmo. Si costringe a fermarsi e chiudere gli occhi. Quando mi sono addormentato? Dov’ero? Con chi ero? Avanti pensa, cerca di ricordare, concentrati! Il cuore rallenta, la respirazione torna a suonare bene, la testa riprende il brusio spensierato che lo trascina tra i flutti.
successivo (2) >>Edited by Terry Taylor - 4/6/2017, 21:07
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