Chissà in quanti si saranno mai chiesti cosa possa essere il debito pubblico di uno Stato?
Al solo sentirlo nominare si pensa ai grandi progetti, le infrastrutture imponenti costruite negli anni '60 del 1900; in tempi più moderni lo si è associato a ruberie da parte di amministratori pubblici e politici corrotti ma, come in quasi tutte le cose, le notizie che giungono al grande pubblico sono sempre vaghe e tendenti alla falsa interpretazione della realtà.
Ma allora, se non è servito per rendere lo Stato moderno e non è finito nelle tasche di raffinati ladri a norma di legge, dove sono allora i soldi che il debito pubblico quantifica, almeno in Italia, in più di 2.200 miliardi di euro?
C'è una risposta univoca e talmente semplice da sembrare falsa, ma è una di quelle verità che i Governi moderni non vogliono divulgare perché il benessere del cittadino non è più una priorità politica, la priorità oggi è la perpetuazione della Poltrona.
Ora caro lettore mi prenderò la libertà di darti del tu, non me ne volere, è la migliore forma che ho trovato per poterti trasferire, senza troppi giri di parole, una verità che ti regalerà un po' di ottimismo e consapevolezza. Si, ottimismo perché, una volta capito il meccanismo del Debito Pubblico, saprai, quando arriverà il momento opportuno, scegliere tra una Moneta stampata da una Banca Privata e una Moneta stampata da una Banca Nazionale.
Ecco, siamo al dunque!
Te lo spiego con un piccolo gioco in cui io faccio la parte di un intero Stato e tu la parte di una Banca Centrale [le uniche autorizzate a stampare moneta].
Allora io Stato, per una mia esigenza, quella di far circolare beni e servizi, vengo da te Banca e ti chiedo di stamparmi delle banconote. Tu mi rispondi che puoi stampare solo Euro e io ti rispondo che va bene, voglio usare proprio quella moneta.
A quel punto tu mi chiedi quante ne voglio; io ci penso un po', poi ti dico che ne voglio un milione. Tu metti sul tavolo un milione di euro, mi guardi e con uno sguardo un po' diffidente mi dici che devo garantirtene però la restituzione.
Io penso che in fondo non hai tutti i torti e allora prendo dei fogli e ci scrivo su "Titoli di Stato", li firmo e te li do in cambio delle banconote.
Caro lettore, amico mio, non ci potrai credere ma il mio debito pubblico è rappresentato proprio da quella carta che io ti ho dato in cambio delle banconote! Niente di più e niente di meno che questo! Tutti gli stati che decidono di non stampare la propria moneta sono costretti a produrre Titoli di Stato per averne un po' dalla Banca Centrale alla quale vuole fare riferimento!
Allora il Debito Pubblico non si è speso per le infrastrutture, non l'ha rubato nessuno, lo abbiamo semplicemente in tasca sotto forma di Euro
!!!
Attenzione però perché purtroppo un piccolo inghippo c'è.
Nonostante lo scambio carta contro carta, ogni anno io Stato dovrò pagare a te Banca Centrale un affitto sulle banconote che io ho in uso, sono gli interessi, e qui si nasconde la più grande truffa della storia, ancora più grande e sottile del far credere ai cittadini che il Debito Pubblico sia figlio di una generazione di cicale [cit. favola La cicala e la formica] anziché divulgare le informazioni esatte sulla sua reale natura come ti ho appena spiegato.
Bene, ora segui il prossimo passaggio, capirai ancora di più.
Immagina che io sia uno Stato capriccioso e che dopo un anno io voglia smettere di usare le tue banconote per ritornare al baratto. Ritornerei da te con tutte le banconote che mi avevi dato e vorrei indietro i miei Titoli di Stato. Tu mi guarderesti un po' strano e mi diresti che il milione non basta, che devo pagarti gli interessi.
Io anche ti guarderei strano e ti direi che tutti i soldi sono lì ma tu mi faresti leggere il nostro contratto e mi convinceresti che effettivamente l'accordo era quello. Allora io, rassegnato, dopo averti restituito tutto e aver recuperato i miei primi Titoli di Stato, sarei obbligato a sottoscriverti un nuovo "Titolo di Stato" per pagarti gli interessi.
Demoralizzato tornerei a casa ma dopo qualche settimana non ci penserei più; ma non è mica finita davvero!
Dopo un anno infatti tu ti presenteresti alla mia porta e mi chiederesti di incassare gli interessi sul titolo che ti ho dato l'anno prima.
Io ti risponderei che non posso pagarti perché non uso più banconote e allora tu pretenderai, ottenendolo per legge, un nuovo Titolo di Stato.
Adirato con te verrei a casa tua volendoti ripagare con qualcosa di materiale, oro, terreni, energia ecc. ma tu mi risponderesti, essendo una Banca, che accetti esclusivamente Moneta e quindi, finché non l'avrò trovata sarò costretto a restare tuo debitore e a vedere crescere il mio Debito Pubblico verso di te fino a quando diventerà talmente insostenibile da costringermi a chiedere le tue Banconote per ripagare il vecchio debito.
Ancora una volta ritornerei a casa con l'amarezza di essere stato ingannato ma poi avrei un'idea, stamperei le mie Banconote che chiamerei Lira e ritornerei da te con una quantità di Lire sufficienti a ricomprare i miei Titoli di Stato e tu, se vorrai, con quelle Lire poi potrai chiedermi qualcosa di mio che estinguerà per sempre il mio debito.
Ci avrò perso qualcosa ma avrò salvato i miei figli da questa voragine senza fine che avevo aperto.
Ho ridotto tutto a piccoli numeri per rendere comprensibile il meccanismo, ma è quanto avviene sotto gli occhi di tutti ben nascosto dagli enormi numeri della finanza. Spero di essere stato chiaro, altrimenti potresti trovare un piccolo approfondimento in
questo pezzo che scrissi tempo fa.Grazie per la lettura
!
Edited by Corrado Allegro - 8/1/2017, 11:50