Settembre.
Cristina
4...
..5...
6...
..7-8-9
Maledetti contagoccie.
Prima sembrano non partire mai e poi buttano tutto il loro liquido insieme e mi fanno perdere il conto.
Ma tanto cosa vuoi che sia? 5 gocce o 20 saranno uguali.
Aggiungo un pò d'acqua all'elisir della felicità, agito il bicchierino con fare esperto e osservo il composto opaco che sta per essere inghiottito dalla mia bocca famelica.
Adesso può partire il mio conto alla rovescia preferito.
Tra mezzora comincerò a stare meglio.
Tra un ora mi sarà sparita tutta l'ansia.
Tra due ore sarò così tranquilla e spensierata che sorriderò a chiunque, non me la prenderò se qualcuno mi risponde male, e finalmente non avrò più pensieri negativi.
I dottori mi hanno detto di prenderlo 3 volte al giorno, dopo i pasti.
E cazzo se mi piace.
CAZZO.
Se avessi saputo prima che lo xanax poteva risolvere i pensieri della mia testa lo avrei preso anche prima del 15 agosto.
Magari non ci sarei nemmeno finita all'ospedale.
Magari non avrei avuto da sopportare diagnosi di ogni tipo, test psicologici, occhiate preoccupate dai miei genitori.
Magari i miei amici non avrebbero niente da dirmi di brutto, non avrei mai sentito quelle terribili parole su quanto sono egoista.
Magari non avremmo dovuto rifare il bagno, togliere la vasca, ridipingere le pareti.
Magari non avremmo dovuto far sparire ogni forbice, coltello, lametta.
Magari avrei avuto ancora i miei bellissimi polsi senza questi enormibracciali a coprire il mio segreto.
Vedo già lo slogan:
"Latte e xanax a colazione.
Una meraviglia per il buon'umore."
Dicembre.
Roberto.
Fottuto mondo.
Fottuto, fottutissimo mondo.
Non dovevi portala via.
Dovevi lasciarla qua con me.
Stupidi dottori.
Stupidi genitori.
Stupido io.
Cristina era tutto ed adesso è niente.
Cristina si è suicidata, di nuovo.
Cristina si è suicidata usando l'amore che bramava, lo xanax che doveva farla stare meglio e l'alcol che non doveva avere.
Cristina ha gridato aiuto molte volte, e nessuno l'ha ascoltata.
Cristina ha mischiato di tutto ieri notte.
Ha lasciato un biglietto.
"Mischio tutto, almeno non ci capirete niente come al solito.
Il mio ultimo dispetto, e lo faccio con la testa vuota, leggera e senza amore.
-CR"